giovedì, marzo 24, 2005

Sport

La lycra o il lycra? e si pronucia come: licra o laicra? francamente a noi questo poco importa, importa invece che questo insostituibile tessuto esista e faccia il suo bravo lavoro di dare la massima libertà agli altleti nell'esercizio del loro sport. Cosa possiamo chiedere di più se i corpi più belli e dotati al mondo si fanno ammirare indossando tute super elastiche in lycra sulla nuda pelle? Di più non si può chiedere davvero. Neppure di vederli fare le olimpiadi nudi come nell'antichità perché, credetemi, un corpo trattenuto dalla lycra è perfino meglio di un corpo nudo proprio in quanto a sensualità: ti dà l'esatta dimensione della massa mantenedo un'ambiguità di forme che rende perfetto ogni corpo in tutte le sue parti (quando ovviamente non sempre è così). La lista degli sport che usano abbigliamento tecnico in lycra è grazie a dio lunghissima, ma tra tutti primeggiano il ciclismo, la corsa, il nuoto e gli sport che li comprendono insieme (tipo triathlon). La capacità di questo tessuto di smuovere gli ormoni non è naturalmente legata al materiale di sintesi in sé: non basta infatti prendere un brutto e vestirlo di lycra per renderlo bello e sexy (eppure nel web c'è chi è convinto di questo mioddio). Bisogna innanzitutto disporre di un bel corpo maschio, di cosce possenti, di pettorali ben sostenuti e di una pancia piatta (insomma tutti i cliché dell'atleta che cerchiamo sempre negli altri) e naturalmente di una bella bega (qualche perplessità?). Bisogna poi che l'atleta abbia una innata propensione all'esibizionismo onde evitare che scrupoli di qualsiasi tipo lo inducano a nascondere malgrado tutto le proprie doti. Ma c'è un ultimo elemento, stavolta non banale, che vorrei porre alla vostra attenzione: si tratta del colore e del design della tuta o degli shorts. Spesso sono più arrapanti le tute studiate per sottolineare la struttura muscolare sottostante, con aree di colore omogenee disposte a settori o a fasce, preferibilmente di due soli colori, come se si trattasse del manto di un animale. Da evitasi assolutamente le grafiche complesse e arzigogolate in multicolor stile anni '80: è scientificamente dimostrato da me che non arrapano per niente, non importa quanto figo è l'atleta. La scelta dei colori naturalmente è soggettiva, personalmente sono indeciso tra azzurro, nero, bianco e grigio, ma per esempio i rossi stanno molto bene sulla pelle scura. Adoro il trattamento "lucido" ma anche quello opaco. Ma bando alle ciance, stavolta lascio parlare le immagini. Lunga vita al lycra!